Il presidente peruviano Alan García, la scorsa settimana in visita in Spagna, ha annunciato che vuole vendere alle multinazionali del legname 8 milioni di ettari di foresta primaria in Amazzonia.
Secondo Alan García solo con la privatizzazione la foresta potrà produrre “ossigeno, legname e lavoro in beneficio di tutti i peruviani”. Ma per dirlo è dovuto andare ad annunciarlo a Madrid, nella cosiddetta madre patria dove ha trovato l’appoggio convinto delle multinazionali del legname.
Queste finalmente vedrebbero superare i limiti sanciti dalle leggi degli anni ’70, che davano le terre solo in concessione e non in vendita, e solo in piccoli lotti di modo di modo che lo stato potesse controllarne l’uso e favorire lo sfruttamento artigianale delle risorse della selva amazzonica. Tra queste vi è il gruppo Romero, uno dei principali nel paese, con capitali cileni, e che punta con la nuova legge ad appropriarsi di almeno due milioni di ettari di foresta.
Scritto in esclusiva per Latinoamerica.