La casta batte non uno ma due colpi, due schiaffi in faccia alla società civile, alla cittadinanza, alla democrazia stessa. Fanno fronte comune e salvano dall’arresto un inquisito per camorra, Nicola Cosentino, pezzo fondamentale del potere berlusconiano in Campania e incassano la bocciatura dei referendum contro la legge porcata che calpesta le firme di oltre un milione di cittadini.
La Lega, che ha voluto il crimine contro l’umanità dei respingimenti in mare e il ridicolo planetario sancendo che Ruby fosse la nipote di Mubarak, fa obiezione di coscienza per salvare un camorrista e festeggia il salvataggio della legge porcata confermandosi il peggio del peggio, l’arcicasta che l’opposizione strumentale al governo Monti rende ancora più lurida. Ma non è solo la Lega, è il parlamento tutto (a partire dai radicali salvacasta e salvacamorra) a non capire che il vento è cambiato, che la loro legittimità è ogni giorno più bassa e che il vento dell’odio, della rabbia semplice delle persone comuni, se non oggi domani, li spazzerà via.