Due cose mi hanno colpito della giornata di ieri e dei riflessi audio nei GR ancora di stamane: le voci impostate di Fabio Mussi e Walter Veltroni.
Per partecipare al linciaggio contro i 67 docenti di fisica, rei di aver scritto una lettera di dissenso per l’invito al papa, il Ministro fantasma sembra perfino prendere la rincorsa.
La logica con la quale si sono fatte sempre più pesanti, sempre più gravi, perfino triviali oltre che corali le voci contro chi ha osato sfidare il Sant’Uffizio riflette, è, la logica del branco. C’è chi lo fa in periferia contro un immigrato o una donna sola e chi lo fa in diretta al TG, ma è la stessa violenza vigliacca. Una logica che si fa scudo del potere (di un coltello o di una carica) e che si maschera e si giova dell’essere maggioranza e che perciò sa di rimanere impunita.
Su Veltroni fateci caso, quando dice che la sua prima preoccupazione è per le famiglie che non arrivano a fine mese, sembra addirittura tremargli la voce. Lo dice così bene che quasi quasi uno ci crede.