Nel distretto rurale di Satara, nello stato del Maharashtra in India, c’è una delle più basse concentrazioni di donne al mondo, con 884 bambine per ogni 1000 maschi. È il frutto più avvelenato della discriminazione di genere che se in Cina è stata favorita dalla politica del figlio unico che faceva preferire i maschi, in India è endemica al di là delle politiche pubbliche. Una discriminazione che non accenna a diminuire se è vero che il censimento 2011 calcola che in India vi siano 914 femmine sotto i sei anni contro 1.000 maschi, un dato in ulteriore regressione rispetto alle 927 bambine del 2001.
Per mettere un freno a tale fenomeno, forte soprattutto nelle campagne, proprio a Satara si è tenuta, lo racconta la BBC, una cerimonia pubblica (foto) con la quale 285 bambine e giovani donne da uno a vent’anni di età hanno potuto cambiare nome. I loro genitori le avevano infatti chiamate Nakusha, che in lingua Hindi vuol dire indesiderata. Adesso possono almeno sperare in un nuovo inizio.