Post aggiornato sabato 12, ore 12.45
In passato scrissi parecchio e criticamente di Beppe Grillo e del V-day soprattutto in questo articolo e ci furono un numero importante di dialoghi facilmente rintracciabili. Tuttavia mi continuano ad arrivare segnalazioni, che descrivono Grillo come una specie di demonio. Basta guardare questo articolo di Disinformazione e questo post nel suo blog del giornalista dell’Espresso Alessandro Gilioli.
“Disinformazione” soprattutto accusa Grillo di avere un agente. Se vi dico che la cosa non mi scandalizza manco pe’ gnente? Gilioli cerca di
sostenere che Grillo si costruisce un’immagine di vittima e ha rifiutato una di lui intervista. Intollerabile? Di nuovo, un personaggio pubblico non ha diritto di gestire la propria immagine? Il fatto che Grillo abbia rifiutato l’intervista è un fatto politico, ma non autorizza Gilioli a cercare di passare lui da vittima. Insomma, Grillo gioca, ma tra casta mediatica e Grillo, non è il genovese il gatto.
Riapro e proseguo dopo aver letto l’articolo di Stefano Epifani Ma perchè i blogger ce l’hanno tutti con Beppe Grillo? e i commenti, in merito. Se il merito è “Grillo e la politica” ho spesso espresso come la penso. Ma se la questione è “Grillo e i media” o “Grillo e i blog” avrei qualche appunto da fare da non difensore di Grillo:
1) Grillo ha paura del confronto. E allora? Berlusconi dialoga? Se andò la prima volta in un programma televisivo dopo il 13-2 delle amministrative 2005! Chi può davvero dialogare con Veltroni? A stento Ratzinger e lo bacchetta col righello. Perché Grillo non dovrebbe usare i media? Tutti noi, che si abbia un blog o si diriga il TG1, usiamo i media. Perché Grillo no?
2) Alcune domande di Gilioli sono ipocrite. Esistono i giornalisti precari a 5 Euro al pezzo ma esiste anche la casta mediatica, che è quella che ha lo straordinario potere di decidere l’agenda setting di questo paese (e di tutti gli altri) avendo un potere enorme senza essere stata eletta da nessuno se non dai propri referenti economici e politici.
E se vuoi decidere quell’agenda (e magari parlare dei morti sul lavoro) devi far parte della casta. E per far parte della casta devi essere come loro. Punto. O ce lo scordiamo in quale abominevole maniera Gianni Riotta e Mauro Mazza coprirono il V-day?3) I blogger (me compreso) ce l’hanno tanto con Grillo perché ha più link di loro. 😉