Circa tre ore fa (113° giorno dalla prima telefonata non richiesta avuta) ho ricevuto una chiamata da Tele2. Ieri avevo ricevuto una strampalata bolletta della quale dirò oltre. Trascrivo quanto più letteralmente possibile la telefonata:
T2: “Buonasera, siamo di Tele2, le dobbiamo comunicare che non possiamo accettare la sua disdetta”
GC: “Voi non potete rifiutare la disdetta di un servizio che non avete mai attivato”.
T2: “Il suo servizio è attivo dal 5 novembre”.
GC:“Vi ho fatto otto tra fax e raccomandate per dirvi che non era attivo e fino al 30 novembre ho usato Libero che voi per contratto vi eravati impegnati a staccare. Come potete continuare a dire che è attivo dal 5 novembre?”.
T2: “Il suo servizio è attivo dal 5 novembre, io non la chiamo per ascoltare alcunché da lei ma solo per comunicarle che non possiamo accettare la sua disdetta”.
Insisto con un paio di altri dettagli e com’è normale e umano cerco di dire la mia, e dall’altra parte la risposta è sempre la stessa: T2: “io non devo raccogliere le sue lamentele né la chiamo per ascoltare alcunché da lei ma solo per comunicarle che non possiamo accettare la sua disdetta“.
GC:“A lei sembra normale che in una telefonata lei può solo parlare e io solo ascoltare il suo diktat? Non potete ascoltarmi come non avete risposto mai a nessuno degli otto tra fax e raccomandate A/R che vi ho mandato. La Tele2 utilizza metodi di stampo mafioso”. E la risposta, ancora come se fosse prestabilita:
T2: “Stia attento che la potremmo denunciare”.
E la minaccia è proprio quello che ti aspetti da un mafioso, ancorché svedese.
Ricapitolo per chi non ricordasse o non avesse voglia di divertirsi con la prima puntata.
La Tele2 mi ha venduto a metà settembre un servizio “Telefono+ADSL tutto compreso” impegnandosi a staccare il precedente operatore. Sostengono di avere completato l’operazione il 5 novembre ma fino al 30 novembre l’altro operatore funzionava regolarmente e io l’ho regolarmente pagato. Quando questo è stato staccato (era il 75° giorno) l’ADSL di Tele2 era già guasta. Dopo ancora due settimane di pazienza, il 15 dicembre, dopo siparetti deliziosi come un telefonista che candidamente mi dichiara a imperitura testimonianza del disprezzo di Tele2 per la clientela: “No signore, noi abbiamo ordini di offrire sempre al cliente di inviare un sollecito, ma in realtà il sollecito lo possiamo veramente inviare solo dopo il decimo giorno lavorativo di guasto”, ho inviato la prima disdetta alle quali ne sono seguite altre per fax e per raccomandata. Fino a stasera Tele2 aveva fatto finta di niente.
Tra l’altro tutte le loro inadempienze sono dimostrabili in qualunque sede…
Come dicevo la telefonata è il secondo contatto con Tele2 in due giorni dopo molte settimane di silenzio. Ieri mi era giunta la bolletta che è di per sé da denuncia. La faccio breve e mi soffermo su un solo dettaglio. Nonostante (vedi immagine) loro stessi sostengano di avermi attivato il servizio il 5 novembre, mi fatturano l’ADSL dal giorno 1 novembre. Insomma, a caso. Lasciamo perdere la maleducazione, la mancanza di rispetto (aziendale, visti gli ordini che impartiscono) e le minacce, ma secondo voi a Tele2 ci fanno o ci sono? Lo vogliono il cliente o lo vogliono perdere? Visto il tono della telefonata loro non molleranno ma io sto preparando la lista di danni di 113 giorni di inadempienze.
PS da ieri (dopo 38 giorni senza Internet) ho Fastweb.