Una blogger milanese, Barbara Albertoni, in pochi giorni ha denunciato due gravissime intimidazioni. Prima ha denunciato delle scritte sul portone di casa, quindi ha trovato una bombola di gas sul pianerottolo, infine minacce come commenti nel blog. Tutti e tre i casi, i dettagli sono nei link, sono stati denunciati alla polizia. I delinquenti, di pura razza padana, per essere espliciti, le esigono esplicitamente la chiusura del blog, del sito dal quale Barbara fa informazione, fa giornalismo diffuso e partecipativo.
Sento che la mia solidarietà formale non basti. Barbara, provocatoriamente ma non troppo, chiede la scorta. Non è Magdi Allam o Monsignor Bagnasco ma non c’è nulla che possa far pensare che la sua vita sia meno in pericolo (e a nessuno dei due di cui sopra è stata recapitata una bombola di gas). Anzi, con ogni evidenza lo è di più. Ed è in pericolo perché Barbara sta svolgendo un servizio democratico, sta esercitando il diritto/dovere civico di fare giornalismo diffuso. No, Barbara, non devi chiudere il tuo blog. Noi siamo una nebulosa di informazione libera e solo sollevando il caso possiamo esigere che tu possa esercitare i tuoi diritti costituzionali.