América del Valle è una studentessa di pedagogia che vive da quattro anni in clandestinità nel suo paese, il Messico.
Suo padre Ignacio, insieme ad altri 11 militanti, è stato condannato a 112 anni di prigione per gli stessi fantasiosi crimini dei quali accusano lei: aver partecipato alla lotta della comunità di San Salvador di Atenco, non lontano da Città del Messico, per impedire una delle più grandi speculazioni edilizie della storia del paese: la costruzione di un nuovo aeroporto internazionale.
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