La crisi tra il governo argentino e il Vaticano è arrivata al punto di rottura.
Il presidente argentino Nestor Kirchner ha destituito il vescovo Antonio Baseotto, cappellano militare che aveva invitato a tirare a mare il Ministro della Sanità, Ginés González García, per essersi pronunciato in favore della depenalizzazione dell’interruzione della gravidanza.
Nel paese dei voli della morte, quando durante l’ultima cattolicissima dittatura militare migliaia di persone furono tirate a mare con la benedizione e la collaborazione di decine di preti con i militari genocidi, una provocazione del genere non poteva essere tollerata.
Immediatamente il governo aveva chiesto al Vaticano il ritiro di Baseotto. Il Vaticano non aveva neanche risposto al governo per venti giorni e poi, per due volte, ha confermato l’appoggio a Baseotto con lo stesso nunzio apostolico Adriano Bernardini. Questi ha appoggiato Baseotto senza neanche accettare consultazioni con la Conferenza Episcopale Argentina. Infine ieri 18 marzo, il presidente ha proceduto alla rimozione: ?Sua eccellenza reverendissima ha utilizzato delle allegorie intollerabili nella Repubblica Argentina, ricordando i ‘voli della morte’, inneggiando ai metodi della dittatura militare, appoggiando gli esecutori materiali di tali crimini e non apportando nulla alla pace, all’armonia e alla cura spirituale delle Forze Armate?.
La proposta del Cappellano militare, che ha rango di Vescovo, nell’ambito degli accordi tra Stato e Chiesa è di pertinenza del Vaticano, e il governo effettua la nomina. Da ieri Baseotto perde innanzitutto lo scandaloso appannaggio di 5.000 pesos (circa 1700 Euro) al mese e la gestione personale di altri 20.000 (circa 6.700), pagati dal governo in un paese dove la metà della popolazione vive con meno di due euro al giorno. La sinistra storia del vescovo Baseotto non comincia certo con la rivendicazione dei voli della morte per chi pensa diversamente da lui. La sua è una storia di rivendicazione dei crimini della dittatura, di inneggiamenti alla violenza e all’antisemitismo. Nel 1986, in una radio di Santiago del Estéro dichiarò: ?se per un ebreo la pornografia è un affare si dedicherà alla pornografia. Se lo è la droga si dedicherà alla droga e se lo è il ricatto si dedicherà al ricatto, e comunque l’ebreo farà sempre di tutto per affondare i propri concorrenti?. Utilizzando il tema dell’aborto, il vescovo Baseotto ha più volte dichiarato che tanto le vittime del nazismo come quelle della dittatura fossero sopravvalutate rispetto al crimine dell’aborto. L’aborto clandestino in Argentina è la prima causa di morte per le madri.Le organizzazioni umanitarie argentine disconoscono ogni autorità morale al vescovo Baseotto e segnalano che il segretario particolare di Baseotto sia il famigerato Don Alberto Zanchetta, Cappellano Militare dell’ESMA, uno dei maggiori centri di tortura e desaparizione di persone dell’ultima dittatura militare. ?Per noi ?dichiarano le organizzazioni umanitarie- bisognava prendere provvedimenti verso chi stava incitando all’omicidio. Inoltre per noi le espressioni usate da Baseotto sono altamente tragiche, visto che i nostri familiari sono stati effettivamente tirati in mare?.