Il terremoto uccide. A volte uccide un po’ meno, come in Giappone, quando la società destina risorse alla prevenzione.
A volte però uccide anche il “sol dell’avvenire” delle privatizzazioni. E’ successo in Perù, dove il terremoto del mese scorso, che ha causato di suo centinaia di morti, ha prodotto il collasso totale delle comunicazioni mobili di due fornitori privati, Telefónica e Nextel. Ma il collasso è stato troppo totale. Come ha accertato il Ministro dei trasporti e comunicazioni peruviano, Verónica Zavala (nella foto), le due imprese avevano investito un’inezia rispetto a quanto sottoscritto al momento dell’acquisizione delle licenze.
Nessuno o pochissimi investimenti (avranno pensato) ci procureranno solo qualche telefonata di protesta di utenti infuriati. A patto che non ci si metta il terremoto. Anche comunicazioni vitali, anche comunicazioni che avrebbero dovuto salvare vite umane sono saltate per l’avidità inadempiente delle privatizzate.