Luciano Torresani: Nutro un profondo rispetto per chi oggi si muove nel ginepraio giornalistico nel tentativo di comunicare La Verità. Purtroppo oggigiorno questa parola simbolica è relegati ad uno stuolo di benemeriti volontari che si muovono in una sorta di limbo informativo.
Le chiavi dei cancelli le hanno gli editori e basta sbirciare dalle fessure per capire in che mani siamo finiti.
Triste dirlo, ma non sono per nulla stupito, stupito invece che lei caro professore metta le virgolette su "di destra" piuttosto che su "intellettuali".
La Signora Valensise dovrebbe fare un bel tour tra le fabbriche italiane per intendere cosa sia il lavoro oggi,magari all’ILVA di Taranto dove muore quasi un lavoratore al giorno per incidenti sul lavoro,oppure in un qualsiasi cantiere del nord est.
Lascio a questi soggetti dalla penna spuntata il comodo seggiolino dal quale appuntano i suggerimenti dell’editore e mi rimetto nelle mani di chi il giornalismo lo fa per professione.
Gennaro Carotenuto: La sua è una bella e sana provocazione. La Valensise è indubbiamente esponente della destra più recalcitrante. Ma gli altri? Pier Paolo Pasolini è morto da quel dì.