Miraflores è il quartiere bene di Lima. Il “Café del Mar” è una delle discoteche più alla moda della capitale peruviana, di proprietà del giocatore della nazionale di calcio Claudio Pizarro. Da ieri è chiusa e, se le autorità non faranno passi indietro, la discoteca resterà chiusa per 60 giorni e i titolari dovranno pagare una multa di 70.000 dollari statunitensi.
La colpa del “Café del Mar”, circostanziata in ripetute denuncie, è la discriminazione razziale, avendo impedito più volte l’ingresso al locale a persone “non bianche”, ovvero l’infinita maggioranza della popolazione del Perù. Se dal 2004 il governo -all’epoca presieduto da Alejandro Toledo- aveva cominciato a multare la discriminazione razziale che da secoli affligge la società peruviana, il caso “Café del Mar” è importante perché per la prima volta si arriva alla chiusura del locale incriminato.
Claudio Pizarro (nella foto), proprietario del locale razzista, è il più importante calciatore peruviano, appena trasferitosi dal Bayern di Monaco al Chelsea di Londra. Vuole vincere la Coppa dei Campioni, ma per il momento deve accontentarsi di quella della vergogna.
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