Nell’Italia del 2009 governata da quell’uomo di mondo di Silvio Berlusconi, un direttore di giornale si dimette perché, in buona sostanza, investito dall’accusa di omosessualità.
Se ai comunisti è toccato da tempo essere epurati e in quanto agli zingari nessuno di loro è mai stato direttore di alcunché, mi domando a quando toccherà ad un ebreo, per esempio Gad Lerner o Paolo Mieli, essere fatto fuori in quanto tale.