Nuovi documenti declassificati e diffusi dall’organizzazione indipendente statunitense National Security Archives elevano il livello di complicità tra dittatura brasiliana e governo degli Stati Uniti di Richard Nixon per rovesciare i governi di Cile e Cuba e perché non sorgessero altri Salvador Allende e Fidel Castro.
A Natale del 1971 vi fu un vertice alla Casa Bianca tra il presidente statunitense e quello brasiliano, Emilio Garrastazú Médici (nella foto ufficiale dell’incontro), generale, dittatore e terribile violatore di diritti umani nel suo paese.
Dalle minute di quella riunione ora pubbliche (stiamo parlando di un’epoca anteriore al Piano Condor, il piano continentale di sterminio dell’opposizione democratica in America latina) emerge che fu deciso come proseguire a coordinarsi nel sabotaggio e destabilizzazione della democrazia cilena.
Nel paese del Cono Sud il socialista Salvador Allende aveva vinto le elezioni democraticamente il 4 settembre dell’anno prima, e gli Stati Uniti, già pesantemente attivi contro quel governo, lavorano a come coinvolgere i brasiliani per appoggiare materialmente la parte golpista dell’esercito cileno.
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