Proviamo a cercarne due a caso, si chiamano Alessandro Riccardi e Raffaele Caposiena. Qualcuno li ricorda? Perfino in Internet si trova poco o niente ma sono due tra i tanti italiani assassini di donne straniere senza che il loro crimine abbia fatto alcun rumore. E allora oggi, 8 marzo 2009 proviamo a smuovere un po’ le acque per sapere che fine hanno fatto.
Scelgo due casi di rei confessi, che pur restando presunti colpevoli fino a condanna definitiva, per la violenza dei casi che li hanno coinvolti meriterebbero non dico la prima pagina per giorni come “il pugile e il biondino” della Caffarella, i romeni che pur scagionati dalla prova del DNA restano in carcere, ma almeno un aggiornamento sulla loro situazione processuale.
Non mi dispiace che “il pugile e il biondino” restino in carcere, forse (se non è un rappezzo ad un colossale errore giudiziario) sono colpevoli di altro stupro o almeno favoreggiamento, ma a patto che la legge resti uguale per tutti e chiunque è accusato del favoreggiamento di uno stupratore resti in carcere.
Soprattutto però vorrei che la stampa non scegliesse crimini da prima pagina e crimini da oscurare completamente. Così ci farebbero capire che se non l’opinione pubblica almeno il Quarto potere è d’accordo col presidente Giorgio Napolitano quando afferma che la violenza contro le donne non ha né colore né nazione.
E allora quasi come un gioco chi mi sa dire qual è la situazione processuale dell’odontoiatra di Fano Raffaele Caposiena che a fine agosto 2008 ammazzò a martellate Sofia Varela Freire, 22 anni, ragazza, compagna, fidanzata (come vi pare) di origine ecuadoriana del professionista italiano?
E chi mi sa dire qual è la situazione processuale di Alessandro Riccardi, cittadino italiano che nel maggio 2007 a San Paolo Belsito, nel nolano, ammazzò a colpi di pistola Karolina, una bambina polacca di cinque anni?
Scandagliarono fin nel profondo le motivazioni dell’omicidio di Hina Saleem la ragazza che nel bresciano fu uccisa dal padre perché “voleva vivere come noi”. Fecero bene, ma vorrei anche sapere perché Raffaele uccise a martellate Sofia quel giorno a Fano e perché Alessandro si macchiò dell’infanticidio di Karolina.
Proviamo a scrivere a qualche direttore di giornale e a chiedere conto del perché di Karolina e di Sofia non si sono mai interessati?
Caro direttore, cara direttrice, che fine hanno fatto Alessandro Riccardi e Raffaele Caposiena? Qual è ad oggi la loro situazione processuale? Sono liberi, sono in carcere, sono ai domiciliari? Sono presunti colpevoli di crimini di inaudita violenza e quindi l’opinione pubblica non può non essere interessata a che si faccia giustizia per Sofia e Karolina.
Se si degneranno di rispondere aspetto notizie tra i commenti qui.